Una parola che negli anni viene sempre più utilizzata per definire la semplice voglia di viaggiare ma che in realtà nasconde un significato molto più profondo. Una parola che riassume una sensazione, uno stato d’animo, un modo di vivere. Se siete appassionati di viaggi vi sarà sicuramente capitato di leggere o sentire il termine Wanderlust.
Vediamo meglio di cosa si tratta.

Si potrebbe pensare che il termine derivi dal verbo inglese wander (“girovagare”) ma in realtà non è così. Strano ma vero, il termine Wanderlust nasce dall’unione di due parole tedesche wandern e lust che significano rispettivamente “vagare” e “desiderio”. Wanderlust è proprio questo, la ferma volontà di scoprire il mondo, il desiderio o ancor meglio l’impulso che ci spinge a voler esplorare, vedere nuovi luoghi e conoscere nuove culture. Wanderlust è quindi il contrario di stare fermi, un continuo muoversi, viaggiare, evadere e scoprire. Una parola per riassumere ciò che in italiano possiamo esprimere solo con una perifrasi.
Se il termine è puramente made in Germany, stessa cosa non si può dire del concetto che, d’altro canto, non è nemmeno molto recente. E’ da quando esiste la specie umana che siamo dotati di spirito di avventura e di voglia di esplorare. I nostri antenati, vi parlo di migliaia e migliaia di anni fa, lasciarono l’Africa muovendosi in ogni dove, insediandosi e adattandosi a climi e ambienti diversi. Molto spesso per necessità e non per scelta, negli anni passati, molti italiani e non solo, sono emigrati verso Paesi che potevano offrire loro nuove e migliori opportunità. E ancora oggi, sia per lo stesso motivo o per Wanderlust, la voglia di trovare un posto nel mondo esiste.

DA DOVE NASCE QUESTA VOGLIA IRREFRENABILE DI VIAGGIARE?
Il termine Wanderlust è spesso associato alla parola “sindrome” ed è noto anche come “malattia dei viaggiatori”. Ma non tutti sono d’accordo con questa teoria.
Questo impulso potrebbe riflettere un’intensa voglia di sviluppo e conoscenza personale. Tante persone conoscono sé stesse e i propri limiti durante un viaggio e le esperienze che esso comporta, affrontando sfide e prove inaspettate, conoscendo stili di vita differenti, nuove usanze o tradizioni. Ogni viaggio è un tassello di puzzle che arricchisce la nostra personalità e il nostro io.
WANDERLUST COME SINDROME
Se da una parte questa continua e irrefrenabile voglia di viaggiare può sembrare affascinante, dall’altra bisogna sapere che quando la necessità di viaggiare ed esplorare si tramuta in inquietudine lasciando che prenda il sopravvento su tutto il resto, allora siamo cascati nella sindrome di Wanderlust. In questo caso non si tratta più di partire all’avventura per il semplice desiderio e piacere di farlo ma si tratta di una vera e propria ossessione. Wanderlust diventa quasi sinonimo di schiavitù, finito un viaggio si deve partire subito per una nuova meta senza fermarsi mai.
Chi ne soffre sta male fisicamente e psicologicamente quando non può viaggiare. Per questo motivo, in casi estremi, la Wanderlust è anche chiamata il “mal di casa”, ovvero la sofferenza emotiva che si prova quando si è costretti a stare a casa con la consapevolezza che là fuori c’è un mondo tutto da scoprire.
Una ricerca scientifica sembra aver dimostrato che i malati di viaggi sono tali perché ce l’hanno scritto nel DNA. La ricerca, pubblicata sulla rivista Evolution and Human Behaviour, è certa di aver individuato il cosiddetto “gene del viaggio”, ribattezzato appunto gene di Wanderlust.
Il gene DND4-7R rende chi lo possiede, ovvero circa il 20% della popolazione mondiale, particolarmente entusiasta ogni volta che intraprende un nuovo viaggio. Non a caso questo gene è correlato alla curiosità, alla passione e all’amore per tutto ciò che è esotico e sconosciuto e regola inoltre il livello di dopamina nel cervello.
WANDERLUST COME HOBBY

C’è chi invece prende il tutto con molta filosofia senza cadere nella sindrome vera e propria. Chi ha solo voglia di fuggire dalla routine, pianificare un’avventura con zaino in spalla e tramonti mozzafiato, sognare ad occhi aperti, pianificare, cercare voli, viaggi avventurosi, posti unici da poter visitare appena possibile.
Sei un wanderluster se…
- Senti la necessità viscerale di viaggiare.
- Non sei mai pienamente soddisfatto quando sei a casa ma hai sempre voglia di scoprire nuovi luoghi
- Hai sempre la testa tra le nuvole e fantastichi su nuove avventure
- Hai nostalgia dei viaggi passati, di quello che hai vissuto e imparato
- Sei veramente felice solo quando viaggi
- Hai la percezione che quando viaggi vivi davvero
- Passi ore ed ore a pianificare itinerari che ti piacerebbe fare
Quindi che dire, cari lettori, se sentite la voglia irrefrenabile di viaggiare e vi riconoscete un pò in quello che avete appena letto, potreste essere dei wanderluster anche voi!
XOXO, Veronica.

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